8 aprile 2013

Attaccamento



"L'esperienza di affetto è il germoglio da cui finalmente la mentalizzazione può svilupparsi".

La capacità di mentalizzazione riguarda la capacità di vedere se stessi e le altre persone in termini di stati mentali (sentimenti, convinzioni, intenzioni e desideri) e di pensare ai propri e altrui comportamenti in termini di stati mentali, attraverso un processo che viene normalmente definito riflessione.

La capacità riflessiva (o mentalizzazione) è la concezione che l'individuo ha dei sentimenti, delle attitudini, delle speranze, delle intenzioni e delle modalità di comprensione dell'altro.

La mentalizzazione avviene attraverso l'esperienza che il bambino fa di quanto i propri stati mentali siano stati capiti e pensati grazie a intenzioni cariche di affetto con il genitore.

Uno sguardo tranquillo, un sorriso, un tono di voce adeguato comunicano che 'sappiamo' quanto sta accadendo e che soprattutto ne teniamo sotto controllo gli effetti.

In questo modo le esperienze angosciose del bambino possono diventare tollerabili e l'esperienza (relazionale, emotiva e sensoriale) viene dotata di senso.

Il genitore (o il caregiver) che non riesce a pensare all'esperienza mentale del bambino, priva quest'ultimo della base per lo sviluppo di un coerente e integrato senso del Sé.

La mentalizzazione è un'attività: è vedere se stessi dal di fuori e gli altri dal di dentro.

E' avere la mente dell'altro nella mia mente.

Approfondimenti:

Fonagy P., Targhet M., Attaccamento e funzione riflessiva, Raffaello Cortina. Milano, 2001.


2 commenti:

  1. La funzione riflessiva mi pare un argomento molto interessante, soprattutto in un epoca come la nostra, dove sembra che non ci sia tempo per riflettere. Mi chiedevo come poter favorire tale capacità nei nostri figli ammaliati da "nintendo" e marchingegni elettronici che, mi pare, stimolino poco tale funzione.

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  2. La funzione riflessiva comprende il riflettere su se stessi, guardarsi da fuori, capire le proprie emozioni e riuscire a esprimerle all'altro. Le nuove tecnologie sono strumenti preziosi di crescita, se non perdiamo di vista che sono un mezzo, dei facilitatori, anche nel gioco e nel tempo libero. E' importante insegnare questo ai bambini e agli adolescenti, senza perdere di vista ascolto e dialogo, attenzione e contenimento, di cui hanno massimamente bisogno.
    Grazie del tuo contributo.

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