22 marzo 2013

Se il pensiero di giovinezza è rimpianto

Aprile


Il ciliegio, venuto dopo gran fuga d'anni al nonagesimo suo, fu sradicato e messo in tavole.
E dette tavole, dopo stagionatura assai, piallate.
E infine commesse in una scansia.
Ora egli guarda l'Omero e il Plato, l'Orazio e il Dante.
Ma se il destino gli riconducesse una sola delle trasvolate ore del tempo, ei si rifarebbe al suo colle, a far zuffa coi venti d'Aprile.

Questa buona favola del buonissimo abate Zanella ne adduce: che al comune degli uomini, e dei ciliegi, il pensiero di giovinezza è rimpianto...



Carlo Emilio Gadda, Il primo libro delle favole.
Milano, Garzanti, 1976.


Se il pensiero di giovinezza è rimpianto (potrebbe non esserlo?) una maturità piena e consapevole è un privilegio cui attingere a piene mani. Ogni giorno.
La giovinezza e i suoi ricordi potranno essere sempre conservati in un cassetto della memoria, da aprire ogni tanto, con cautela .... ;-)

18 marzo 2013

Amore o libertà?

Proverbio


"L'acidduzzu 'nta aggia: o canta p'amuri o canta pi raggia"

(L'uccellino nella gabbia: o canta per amore, o canta per rabbia)
...un bell'invito alla libertà, che (forse) solo l'amore può contenere nelle sue complesse maglie...

10 marzo 2013

alba


"Non si può toccare l'alba se non si sono percorsi i sentieri della notte".


(K. Gibran, Sabbia e spuma, 1926).

8 marzo 2013

Ballata delle donne



Quando ci penso, che il tempo è passato,
le vecchie madri che ci hanno portato,
poi le ragazze, che furono amore,
e poi le mogli e le figlie e le nuore,
femmina penso, se penso una gioia:
pensarci il maschio, ci penso la noia.

Quando ci penso, che il tempo è venuto,
la partigiana che qui ha combattuto,
quella colpita, ferita una volta,
e quella morta, che abbiamo sepolta,
femmina penso, se penso la pace:
pensarci il maschio, pensare non piace.

Quando ci penso, che il tempo ritorna,
che arriva il giorno che il giorno raggiorna,
penso che è culla una pancia di donna,
e casa è pancia che tiene una gonna,
e pancia è cassa, che viene al finire,
che arriva il giorno che si va a dormire.

Perché la donna non è cielo, è terra
carne di terra che non vuole guerra:
è questa terra, che io fui seminato,
vita ho vissuto che dentro ho piantato,
qui cerco il caldo che il cuore ci sente,
la lunga notte che divento niente.

Femmina penso, se penso l'umano
la mia compagna, ti prendo per mano.


(Edoardo Sanguineti, Il gatto lupesco, poesie 1982-2001.
Feltrinelli, Milano, 2002).

7 marzo 2013

Primavera


Già sulle rive dello Xanto ritornano i cavalli,
gli uccelli di palude scendono dal cielo,
dalle cime dei monti
si libera azzurra fredda l'acqua e la vite
fiorisce e la verde canna spunta.

Già nelle valli risuonano
canti di primavera.

(Alceo, trad. Salvatore Quasimodo)
S. Quasimodo, Lirici greci.