29 settembre 2014

Sulla biologia dell'amore


"L’amore è l’emozione di cui è costituito il sociale come dominio relazionale. 
Io sostengo che le relazioni non fondate sull'amore, non sono relazioni sociali". 

(Maturana H.R., 1995).



19 settembre 2014

Sul senso della libertà amorosa


Voglio poterti amare senza aggrapparmi,
apprezzarti senza giudicarti,
raggiungerti senza invaderti,
invitarti senza insistere,
lasciarti senza senso di colpa,
criticarti senza biasimarti,
aiutarti senza umiliarti.

Se vuoi concedermi la stessa cosa,
allora potremo veramente incontrarci e aiutarci reciprocamente a crescere.



Virginia Satir










12 settembre 2014

Sull'appartenenza


Dicono che la mia
sia una poesia d'inappartenenza.

Ma s'era tua era di qualcuno:
di te che non sei più forma, ma essenza.

Dicono che la poesia al suo culmine
magnifica il Tutto in fuga,
negano che la testuggine
sia più veloce del fulmine.

Tu sola sapevi che il moto
non è diverso dalla stasi,
che il vuoto è il pieno e il sereno
è la più diffusa delle nubi.

Così meglio intendo il tuo lungo viaggio
imprigionata tra le bende e i gessi.

Eppure non mi dà riposo
sapere che in uno o in due noi siamo una sola cosa.

Eugenio Montale, Xenia (da Satura), 1966.

Vestiario



Vestiario

Ti togli, ci togliamo, vi togliete
cappotti, giacche, gilè, camicette
di lana, di cotone, di terital,
gonne, calzoni, calze, biancheria,
posando, appendendo, gettando su
schienali di sedie, ante di paraventi;
per adesso, dice il medico, nulla di serio
si rivesta, riposi, faccia un viaggio,
prenda nel caso, dopo pranzo, la sera,
torni fra tre mesi, sei, un anno,
vedi, e tu pensavi, e noi temevamo,
e voi supponevate, e lui sospettava;
è già ora di allacciare con mani ancora tremanti
stringhe, automatici, cerniere, fibbie,
cinture, bottoni, cravatte, colletti
e da maniche, borsette, tasche, tirar fuori
-sgualcita, a pois, a righe, a fiori, a scacchi- la sciarpa
riutilizzabile per protratta scadenza.

W. Szymborska, Gente sul ponte, 1998.



6 settembre 2014

Crescita e consapevolezza

Il processo di presa di consapevolezza dura tutta la vita.
Il mondo lo creiamo noi in ogni attimo. Vediamo succedere ciò che è organizzato dal nostro pensiero, dalle nostre mappe e credenze, di cui magari non ci rendiamo conto. Siamo noi la causa di quello che ci succede.

(Umberta Telfener)





Condivido appieno la posizione di questo pensiero costruzionista. La responsabilità del nostro percorso di vita dipende interamente da noi e dalle azioni che decidiamo di fare: allo scopo di renderla la più adatta possibile (fittest) al ciclo di vita che stiamo affrontando. Non sempre ci rendiamo conto di quanto questo sia profondamente radicato nel nostro modo di pensare e di agire. E più spesso attribuiamo agli altri la colpa dei nostri insuccessi, fallimenti, défaillances ...

Sicuramente farci carico di noi stessi nell'interezza del nostro passato, delle nostre famiglie, delle nostre piccole o grandi debolezze, non è un compito di lieve entità.
Spostare il punto di vista, relativizzarlo, guardarci da fuori è un allenamento che deve restare costante per integrare anche gli aspetti della nostra personalità che ci appaiono poco chiari e perfino meno graditi.

Così piano piano le zone grige potranno apparire meno buie e quelle rosa meno idealizzate ...
Maturità, crescita e consapevolezza vanno nella stessa direzione: guardano verso le stesse mete.
Accettano il compromesso, l'imperfezione, il dubbio costante: sanno perdonare e perdonarci.

Se barlumi di abbagliante felicità possono colpire il nostro cammino e renderlo più soffice ... anche la più cupa sofferenza può essere un crinale a partire dal quale è possibile gettare lo sguardo oltre l'ostacolo.

Crescere è una sfida e rimane un compito evolutivo dal quale non possiamo esimerci.
Del resto, chi può sapere cosa ci accadrà domani?
Tanto vale provarci... e ogni giorno... :-)



Approfondimenti:

Telfener U., Bianciardi M., Ricorsività in psicoterapia. Riflessioni sulla pratica clinica. Bollati Borighieri. Torino. 2014.


Nella foto: veduta dall'alto (Taormina- Messina, 2014)