23 giugno 2016

Mio padre è stato per me “l’assassino”


Mio padre è stato per me “l’assassino”,
fino ai vent’anni che l’ho conosciuto.

Allora ho visto ch’egli era un bambino,
e che il dono ch’io ho da lui l’ho avuto.
Aveva in volto il mio sguardo azzurrino,
un sorriso, in miseria, dolce e astuto.

Andò sempre pel mondo pellegrino;
più d’una donna l’ha amato e pasciuto.
Egli era gaio e leggero; mia madre
tutti sentiva della vita i pesi.

Di mano ei gli sfuggì come un pallone.
“Non somigliare - ammoniva - a tuo padre”.
Ed io più tardi in me stesso lo intesi:
eran due razze in antica tenzone.




Umberto Saba, Il canzoniere sezione Autobiografia,
Einaudi, Torino 1978

Nell'immagine: Giorgio de Chirico, Il figliol prodigo, 1922
Milano - Museo del Novecento