29 aprile 2015

Vorrei sapessi


Mi piacerebbe esserci mentre ti asciughi le guance,
mentre abbassi la testa
ed io sono lì,
in piedi,
ma non serve più.

Per una volta nella vita assistere
a qualcosa di inutile,
qualcosa che dovrebbe essere crudele
per il piacere di esserlo.

Vorrei costringerti di me
e vorrei sapessi che sono vivo e malgrado tutto,
che sarebbe bastato essere più umani
oppure nascondersi meglio.




Louis-Ferdinand Celine

13 aprile 2015

Innamorato, dunque, innamorato


Innamorato d’una, innamorato
per tutti i balli da maggio a settembre,
per tutti i balli di lunga luna,
col grammofono sghembo su due pietre,
e una guancia bruna che s’accalda
e si difende dietro la duna…

Ce n’è voluto di favole e versi,
e frodi di guerra malvagia!
Andavano le amiche sottobraccio,
serie e bambine sul filo di spiaggia:
due cosí serie per una che rise,
guastandosi una ciocca con le dita.

Un nastro rosso caduto nel mare
cerco e non trovo da quella volta,
e una canzone che nessuno ascolta
mi s’è messa nel capo a cantare,
e sulla sabbia non scrivo che un volto:
innamorato, dunque, innamorato…





Gesualdo Bufalino

da "La festa breve", in "Gesualdo Bufalino, L'amaro miele" 
ed. Einaudi, 1996.






7 aprile 2015

Il gatto in un appartamento vuoto


Morire - questo a un gatto non si fa.
Perché cosa può fare il gatto
in un appartamento vuoto?

Arrampicarsi sulle pareti.
Strofinarsi tra i mobili.
Qui niente sembra cambiato,
eppure tutto è mutato.
Niente sembra spostato,
eppure tutto è fuori posto.

E la sera la lampada non brilla più. 
Si sentono passi sulle scale, 
ma non sono quelli.

Anche la mano che mette il pesce nel piattino
non è quella di prima. 
Qualcosa qui non comincia
alla sua solita ora.
Qualcosa qui non accade
come dovrebbe.

Qui c'era qualcuno, c'era,
e poi d'un tratto è scomparso,
e si ostina a non esserci. 
In ogni armadio si è guardato.
Sui ripiani è corso. 
Sotto il tappeto si è controllato.
Si è perfino infranto il divieto
di sparpagliare le carte.

Cos'altro si può fare.
Aspettare e dormire. 
Che provi solo a tornare,
che si faccia vedere.

Imparerà allora
che con un gatto così non si fa.

Gli si andrà incontro
come se proprio non se ne avesse voglia,
pian pianino,
su zampe molto offese.
E all'inizio niente salti né squittii.





Wislawa Szymborska
da “Koniec i poczontek” (Fine e principio), 1993

3 aprile 2015

La mattina di Pasqua


La mattina di Pasqua nel mio prato
un uovo arcobaleno ho trovato,
era un uovo profumato e strano
non più grande di una mano.

Quando l’ho aperto, con stupore
ho trovato sorprese d’ogni colore:
giallo il sorriso d’un cinesino,
rosso il canto di un algerino,

azzurro il sorriso di uno svedese,
verde la capriola di un portoghese,
violetta la danza di mille bambine,
indaco i suoni di mille ocarine.

E arancione rotondo e paffuto
un sole caldo di benvenuto,
un sole caldo paffuto e rotondo
uguale per tutti i bimbi del mondo.




E. Bellini