22 marzo 2013

Se il pensiero di giovinezza è rimpianto

Aprile


Il ciliegio, venuto dopo gran fuga d'anni al nonagesimo suo, fu sradicato e messo in tavole.
E dette tavole, dopo stagionatura assai, piallate.
E infine commesse in una scansia.
Ora egli guarda l'Omero e il Plato, l'Orazio e il Dante.
Ma se il destino gli riconducesse una sola delle trasvolate ore del tempo, ei si rifarebbe al suo colle, a far zuffa coi venti d'Aprile.

Questa buona favola del buonissimo abate Zanella ne adduce: che al comune degli uomini, e dei ciliegi, il pensiero di giovinezza è rimpianto...



Carlo Emilio Gadda, Il primo libro delle favole.
Milano, Garzanti, 1976.


Se il pensiero di giovinezza è rimpianto (potrebbe non esserlo?) una maturità piena e consapevole è un privilegio cui attingere a piene mani. Ogni giorno.
La giovinezza e i suoi ricordi potranno essere sempre conservati in un cassetto della memoria, da aprire ogni tanto, con cautela .... ;-)

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