26 febbraio 2013
Le cose - Elogio dell'ombra
Le monete, il bastone, il portachiavi,
la pronta serratura, i tardi appunti
che non potranno leggere i miei scarsi
giorni, le carte da gioco e gli scacchi,
un libro e tra le pagine appassite
la viola, monumento di una sera
di certo inobliabile e obliata,
il rosso specchio a occidente in cui arde
illusoria un'aurora. Quante cose,
atlanti, lime, soglie, coppe, chiodi,
ci servono come taciti schiavi,
senza sguardo, stranamente segrete!
Dureranno in più in là del nostro oblio;
non sapran mai che ce ne siamo andati.
(Elogio de la sombra - Poemas de Jorge Luis Borges, 1969).
Di quante cose è fatta la nostra vita?
E di quante abbiamo veramente bisogno?
Esse spesso ci parlano di noi.
Della loro (e nostra) futile esistenza, segnano il passo.
Celebrano di quale e quanta vacuità potremmo fare a meno.
Se solo riuscissimo ad accettare la finitezza del nostro cammino.
20 febbraio 2013
I disegni dell'immaginazione
"Tutto può accadere, tutto è possibile e verosimile. Il tempo e lo spazio non esistono. Su una base insignificante di realtà, l'immaginazione fila e tesse i suoi disegni".
(1983, Fanny e Alexander. I. Bergman).
18 febbraio 2013
Amore e desiderio
"Io ti ho amato, Andrè, e non saprei immaginare come si possa amare di più. Avevo una vita che mi rendeva felice, e ho lasciato che andasse in pezzi per stare con te. Non ti ho amato per noia, o per solitudine, o per capriccio. Ti ho amato perché il desiderio di te era più forte di qualsiasi felicità".
(Alessandro Baricco, Oceano Mare. Rizzoli, 1993).
(Alessandro Baricco, Oceano Mare. Rizzoli, 1993).
9 febbraio 2013
Melanconia e umorismo
La leggerezza
"[...] è la gravità senza peso, dalla quale traspare la connessione tra melanconia e umorismo; la melanconia è la tristezza diventata leggerezza e l'umorismo è il comico che ha perso pesantezza corporea e ha messo in dubbio l'Io, il mondo e tutta la rete di relazioni che li costituiscono".
(Calvino I., Lezioni Americane. Sei proposte per il nuovo millennio. Garzanti, Milano, 1988).
A questo concetto potremmo far riferimento, ogni qual volta siamo alle prese con un compito da portare a termine e che vorremmo alleggerito da quel di più che lo aggrava.
"[...] è la gravità senza peso, dalla quale traspare la connessione tra melanconia e umorismo; la melanconia è la tristezza diventata leggerezza e l'umorismo è il comico che ha perso pesantezza corporea e ha messo in dubbio l'Io, il mondo e tutta la rete di relazioni che li costituiscono".
(Calvino I., Lezioni Americane. Sei proposte per il nuovo millennio. Garzanti, Milano, 1988).
A questo concetto potremmo far riferimento, ogni qual volta siamo alle prese con un compito da portare a termine e che vorremmo alleggerito da quel di più che lo aggrava.
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